I migranti vanno accolti anche in seguito a dei loro comportamenti violenti e violanti le norme del centro d’accoglienza. Questo è quanto affermato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in seguito ad un caso avvenuto in Belgio, dove un migrante a seguito di una rissa con altri migranti dello stesso centro d’accoglienza era stato espulso dal medesimo. Il giovane migrante afghano, durante l’espulsione temporanea di 15 giorni, aveva fatto causa ed il giudice si è rivolto alla Corte Europea. La quale si è espressa a favore del giovane migrante, poiché anche una revoca temporanea del diritto d’accoglienza in una struttura (dunque vitto, alloggio, ecc…) non garantirebbe le condizioni di vita necessarie all’ospitato (sostanzialmente una condizione di vita dignitosa). C’è però da dire che questo non è da ritenersi un caso singolare, in quanto (quasi sicuramente) in futuro nei centri d’accoglienza tutte le situazioni simili a quelle accadute in Belgio, avranno uno destino altrettanto simile (dunque la corte europea sarà l’ultima ad avere parola e risponderà sempre allo stesso modo). Quali sono i possibili rischi di tenere un migrante, in un centro d’accoglienza, anche di fronte a dei comportamenti violenti? Pensiamo solo al fatto che dentro i centri d’accoglienza oltre a tanti altri migranti che si comportano in modo rispettoso c’è anche tutto il personale del centro stesso (e chi gestisce la struttura). Non è certamente sicuro per queste persone stare a contatto quotidianamente con un soggetto violento. C’è anche poi l’aspetto morale della questione, ovvero se sia giusto o no ospitare lo stesso migranti violenti e irrispettosi. Dante Alighieri (1265-1321) avrebbe sicuramente detto di no. È infatti lo stesso Dante che nel canto XXXIV dell’inferno (“La Divina Commedia”) colloca per punizione i traditori dei benefattori a dannarsi nella Giudecca. Detto ciò (scherzi a parte) credo che, a parte il fatto che l’ospitalità di massa sia una forma sbagliata di immigrazione controllata, non si debba garantire a migranti violenti e pericolosi l’accoglienza in apposite strutture. Non solo per una forma di rispetto nei confronti di altri migranti (rispettosi) e dei cittadini italiani in generale (che pagano questa forma di accoglienza), ma sopratutto per una questione di sicurezza che ahimè nelle grandi città italiane sta venendo sempre più a mancare.